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Funerale massonico

INTRODUZIONE
Da un video testimonianza dell’ex massone John Salza, ho estratto alcune frasi molto interessanti, che ci fanno capire chi sono realmente i massoni.

FUNERALE MASSONICO

[…] “Quando muore un massone, egli ha il diritto di un funerale massonico. Ne ho presenziati alcuni, ed è un momento alquanto sgradevole, almeno per me. Un funerale massonico, tra l’altro, è l’unico momento in cui si possono vedere i massoni argomentare i loro principi in pubblico. Chiunque può andare ad un funerale massonico e vedere le cose che vi descriverò. Durante un funerale massonico, infatti, il maestro delle cerimonie conduce la funzione, il massone è nella sua bara, vestito col grembiule bianco, come fosse una veste battesimale. Dopo un po’, il maestro cerimoniere pronuncia le seguenti parole: “questo fratello ha lavorato nella miniera della loggia sulla terra, e ora lavora nella miniera della loggia in paradiso. I fratelli si mettono in fila, uno per uno, e uno alla volta si avvicinano alla bara del massone defunto, lì c’è un urna contenente i rami d’acacia, …, ciascun massone ne deposita uno sul petto del defunto, raccomandando la sua anima al grande architetto dell’universo. Questo è ciò che avviene pubblicamente, si tratta di religione, è un culto religioso, basta raffrontarlo con ciò che succede nel rito di Hiram, il suo corpo era stato scoperto grazie ad un ramoscello d’acacia, che simboleggia l’immortalità e la resurrezione. Ora stiamo attestando la nostra fede, nel fatto che quest’uomo , poiché ha vissuto come un buon massone, otterrà la vita eterna.”

[…] “In genere cercano di ottenere che si celebri in una chiesa, a prescindere che si tratti di una comunità protestante o di una chiesa cattolica. Vogliono che si celebri in quel modo, perché così fanno passare l’idea che il funerale è ufficiato secondo la religione in cui il defunto credeva e professava, e il fatto che sia stata la religione ad averlo salvato.” […]

Il terzo grado per i massoni è il grado più alto, e questo perché in esso si rivela la fede della massoneria nella vita eterna, nell’immortalità e nella resurrezione. Tutti gli altri gradi elevati, in realtà, si limitano ad ampliare e approfondire ciò che viene già insegnato nel terzo grado.”

[La parte in neretto è stata riportata dalla testimonianza di John Salza dal video linkato, mentre le altre parti sono considerazioni di Giuseppe Piredda]

Acacia, Robinia (Robinia pseudoacacia)

Il legno di Acacia è noto per la sua resistenza e durezza: alla pianta vengono da sempre quindi associati significati quali la forza, il vigore, la perennità, la vittoria della vita sulla morte.
Considerata nell’antichità come il simbolo del legame tra i mondo del visibile e quello dell’invisibile, l’Acacia era spesso simbolo di saggezza e rinascita: non a caso l’Arca di Noè è stata costruita interamente col legno di questa pianta.

Nella tradizione degli antichi egizi si narra della nascita di alcuni dèi sotto i rami di un’Acacia e l’albero simboleggiava il passaggio dall’ignoranza a uno stato di conoscenza.
Anche nella più moderna tradizione massonica l’Acacia è vista come portatrice di positività: la tomba del famoso Hiram Abif fu infatti contrassegnata con un ramo d’acacia. Anche per questo motivo gli annunci funerari massonici vengono spesso ornati da questo simbolo.
(da: http://www.latelanera.com/misteriefolclore/misteriefolclore.asp?id=308)


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