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Tavola de' Gesuiti

Nota 14. alla lettera quindicesima di Roma Papale 1882

Abbiamo detto nel testo che la tavola ordinaria del Gesuita, senza essere sontuosa, è tale che supera o almeno agguaglia la tavola ordinaria di qualunque gentiluomo. Ecco in che consiste l' ordinario dei Gesuiti: incomincia con una abbondante e succolenta minestra, col suo formaggio; poi viene una porzione di carne del peso di mezza libra detratto l' osso; e questa è accompagnata da erbe o patate od altri legumi saporitamente apprestati; il secondo piatto si compone di altra eguale porzione di carne diversamente apprestata con altri diversi intingoli; poi vi è formaggio e frutta in abbondanza, pane a discrezione, ed un mezzo litro di buon vino. La sera vi è zuppa o insalata a scelta, una porzione di carne come quella di pranzo; poi frutta, pane e vino come a desinare. Per la colazione ognuno va a suo comodo nella sala chiamata del caffè, ove prende ciò che vuole. Questo è l'ordinario; ma gli straordinari sono frequentissimi: ogni piccola festa si conosce in refettorio; e più le feste son grandi, più cresce il numero delle pietanze. Nei giorni di digiuno, come abbiamo detto in un' altra nota, vi è a desinare una pietanza di più.
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