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La religione de' Gesuiti è la Mariolatria

Nota 25. alla lettera quindicesima di Roma Papale 1882

La Mariolatria può dirsi la religione dei Gesuiti. S. Alfonso de' Liguori era affigliato dei Gesuiti:

sono stati essi che lo han fatto canonizzare, sono essi che propagano a tutta possa il famoso libro delle Glorie di Maria, libro ripieno delle più orribili bestemmie. Citeremo alcuna di queste bestemmie prese a caso in quel libro che abbiamo sott'occhio. Nell'introduzione è detto: "Tutte le grazie sol per mano di Maria si dispensano, tutti quelli che si salvano non si salvano che per mezzo di questa divina Madre." Nel capitolo primo è detto: "Quante sono le creature che servono a Dio, tante debbono ancora servire a Maria; giacchè gli angeli, gli uomini e tutte le cose che sono nel cielo e nella terra, essendo soggette all'impero di Dio, sono anche soggette al dominio della Vergine." Queste sono bestemmie che fanno Maria eguale a Dio, ed annullano l'opera infinita di Gesù Cristo.

Ma non si limita qui la empietà di quel santo; nello stesso capitolo dice che "Dio ha dato al Figlio l'ufficio di giudicare e punire, ed a Maria l' ufficio di compatire e sollevare i miserabili." Ecco Gesù tolto dal suo ufficio di Salvatore, e Maria posta in sua vece.

Apriamo a caso quel libro, e ci viene sott'occhio al cap. II § 1 cosa che non era mai venuta in mente a veruno, che cioè tutti coloro che nell' antica Legge furon salvati, lo furono per Maria. Al § 2 dello stesso capitolo dice, che è tanto potente il nome di Maria che invocato fino dalle bestie le salva: e racconta di un uccello, al quale era stato insegnato dire ave Maria, che inseguito un giorno dallo sparviero, mentre già era per cadere sotto i suoi artigli, disse la magica parola, e lo sparviero cadde morto come colpito dal fulmine.

Nel § 2 del capo III dice, che il sole è figura di Gesù Cristo, la di cui luce godono i giusti che vivono nel giorno della divina grazia; la luna è figura di Maria, per cui mezzo sono illuminati i peccatori.

Poco dopo, S. Alfonso spiega il fatto di Rebecca che inganna Isacco presantandogli un capretto bene apprestato da farglielo sembrare cacciagione; e di questo fatto ne fa la seguente applicazione; "Rebecca è figura di Maria, che dice agli angeli: Portatemi i peccatori (per cui sono significati i capretti), perchè io li condisca in modo che li renda cari ed accettabili al Signore."

Nel § 2 del cap. V prova la necessità dell'opera di Maria per la nostra salvezza: essa fu redentrice del mondo insieme col suo Figlio. Ecco le sue parole: "Siccome Adamo ed Eva per un pomo venderono il mondo, così Maria col suo Figlio con un cuore riscattarono il mondo…… ha ben potuto Dio creare il mondo dal niente; ma essendo perduto il mondo per la colpa, non ha voluto riscattarlo senza la cooperazione di Maria…… la nostra salute è nelle mani di Maria…… perciò come una pietra cade subito che vien tolta la terra che la sostiene, così un' anima, tolto l' aiuto di Maria, cadrà prima nel peccato e poi nell'inferno."

Al capo V § 1, volendo provare la potenza di Maria, dice: "Tutte le cose servono Maria, non escluso Dio."

Al cap. VIII § 1 dice: "È impossibile che si danni un devoto di Maria, è impossibile che un peccatore si salvi senza il favore e il soccorso di Maria; imperciocchè coloro che non salva la divina giustizia, li salva Maria con la sua intercessione e misericordia infinita."

Al cap. VIII § 3 dice, che è difficile essere salvati per mezzo di Gesù Cristo, ma è facile essere salvati da Maria; e porta l' esempio di un tal frate Leone che vide una scala rossa sopra la quale era Cristo, ed un' altra bianca sulla quale era Maria. Vide che alcuni salivano la scala rossa, ma montati pochi gradini cadevano, tornavano a salire e ritornavano a cadere; allora furono esortati di salire al cielo per la scala bianca, e per quella salivano facilmente, perchè Maria dava loro la mano, li aiutava e li conduceva al cielo.

Non la finiremmo mai se volessimo indicare tutte le orribili bestemmie che si trovano in quel libro: ci basti osservare che quel libro è il testo favorito dei Gesuiti e gesuitanti, dal quale prendono materia per le loro prediche sulla devozione di Maria. Nell' Italia meridionale è il libro più sparso fra il popolo, che si legge nelle chiese, come nelle chiese protestanti si legge la Bibbia. È il libro che più favorisce l'immoralità, perchè insegna che gli uomini i più scellerati possono esser certi di loro salvezza, purchè abbiano una devozione superstiziosa per Maria. Tutti i briganti e gli assassini hanno l' immagine di Maria sul loro cappello e sul loro petto, e quello basta loro per essere certi della vita eterna.

In quel medesimo libro, S. Alfonso cita molti esempi di persone di pessima vita che sono state salvate perchè aveano una qualche devozione a Maria. L' esempio X racconta di un brigante famoso che, per consiglio di un frate, digiunava il sabato e si asteneva dal briganteggiare in quel giorno in onore di Maria. il brigante fu preso, condannato alla morte, decapitato, e poscia sepolto coi malfattori. Allora la Vergine prese con sè quattro sante vergini, andò al sepolcro del suo devoto malfattore, ne estrasse il cadavere, lo pose in una bara, lo coprì con un lenzuolo tutto ricamato in oro, e a spalla delle quattro sante lo condusse alle porte della città; allora essa disse alle guardie che chiamassero il vescovo acciò seppellisse onoratamente quel santo cadavere.

Nell' esempio XIII racconta il fatto di un altro brigante, il quale in uno scontro fu ucciso, la sua testa fu tagliata e gettata lontano dal suo corpo. Con la testa tagliata cominciò a gridare confessione; fu chiamato un prete che corse a confessare quella testa mozzata. Il prete gli domandò per quale devozione avesse meritato una tanta grazia; la testa del brigante rispose: "Perchè il sabato digiunava in onore di Maria;" e, ricevuta l' assoluzione, morì.

Nell' esempio LI racconta che un canonico di Parigi andando un giorno a diporto sulla Senna cadde in acqua e morì. Pare che il canonico non fosse un fior di virtù, perchè vennero i diavoli e presa la di lui anima la portarono all'inferno. Maria si fe' incontro al diabolico corteggio e lo arrestò, e lo sgridò ben bene per il loro ardire di portare all' inferno l'anima di un suo devoto: la tolse loro di mano e la restituì al suo corpo, e il canonico tornò in vita.

Nell'esempio LXXXIV è raccontato il fatto di un brigante che prese una giovane a cattiva fine. La giovane disse al brigante che per amore di Maria non la disonorasse, e il brigante lasciolla in pace. Nella notte Maria apparve al brigante, lo ringraziò del favore che le avea fatto, e gli promise che si sarebbe ricordata di di quel fatto. Il brigante continuò nella sua vita fino a che cadde in mano della giustizia e fu condannato a morte. Allora gli apparve di nuovo la vergine e gli promise che il giorno dopo sarebbe andato subito in paradiso.

Questo libro così empio è solennemente approvato dalla Chiesa romana per un decreto speciale ed infallibile di Papa Gregorio XVI.
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